Articolo: Soul: perché un avvocato non dovrebbe perderlo?

Troverete decine di recensioni che descrivono quest’opera con toni bellissimi, che sottolineano la sua grande dimensione, il suo saper parlare del senso della vita con la leggerezza e la capacità di far riflettere gli adulti accanto ai piccoli, in questo strano Natale segnato dalla pandemia.

Ci sono recensioni che citano gli apici della riflessione umana, dal “Dáimon” platonico al trionfo aristotelico della ragione.
Altre invocano Dickens, i Led Zeppelin, e addirittura il comma 22 di Heller, perché darebbe il nome a uno dei protagonisti.
Altre ancora ripercorrono tutto il film individuando i richiami alle opere del passato.
Guardate ogni secondo e leggete con gioia i commenti, non ve ne pentirete e il vostro cuore vi ringrazierà.

Ma che posso dire io, piccolo avvocato, di quest’Opera? Che c’entra con me e con la nostra professione? Dovrei avere qualche ragione per scriverne?

Forse no ma – non so perché – mi sono ricordato i momenti lontani in cui, non ancora abilitati, imparavamo ad argomentare e affrontavamo i casi concreti, giovani acerbi, con gli strumenti teorici appresi all’università.
Una volta un Maestro, dopo averci esposto un caso, ci fece arrovellare la testa per tre giorni chiedendoci di individuare a quale istituto giuridico si riferisse, e quando sfiancati ci arrendemmo, disse che era solo una “scrittura privata”, lanciando il messaggio che le teorie, fuori dalle aule universitarie, non servono a molto.

Soul è così, ti mette davanti alla vita con garbo finissimo ma senza teorie, quella vita che ti spiazza quando i tuoi sogni si avverano ma ti deludono perché non sono come avevi pensato, o che ti avvolge di triste nostalgia per i momenti, seppure piccoli e ordinari, che ti rendevano felice ed avevi represso per arroganza.

Non importa chi sei, quanto hai, quanto guadagni o da dove vieni, non importa se non sarai mai un principe del foro, e se quando scrivi ti scappa qualche parola un po’ ampollosa e citi a sproposito la giurisprudenza perché non hai altri argomenti.

Accettalo, perdonatelo, it’s all right; la vita non è fatta di giudizi di fronte alla Consulta, va benissimo anche il Giudice di Pace se vuoi difendere il tuo cliente con passione.

Tu, che ami la tua professione come ami la vita, non permettere che la paura, la delusione o la rabbia verso le ingiustizie vincano.
Hai anima, conceditelo e fallo sapere a tutti.

Soul è una meravigliosa istigazione, lontano dalle citazioni, a “succhiare il midollo della vita” (cit.).

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